Vi siete mai chiesti come creare un piccolo impianto di irrigazione fai a te per il vostro giardino? Tutto questo può sembrare difficile, ma in realtà potete farlo con poche semplici mosse. In questo articolo cercheremo di scoprire come realizzare un irrigatore fai da te, puntando a un impianto che sia funzionale e non troppo complicato da costruire, poiché si tratta di preparare un oggetto che sia soprattutto economico e non vi richieda di spendere chissà quale cifra per recuperare i materiali utili. Ciò non significa che dovremo trascurare l’aspetto visivo, ma di certo il design del nostro irrigatore sarà meno curato rispetto alla sua praticità. Per costruire questo tipo di progetto, che sarà perfetto sia per l’orto che per il vostro giardino, dovrete armarvi soprattutto di grande pazienza e un pizzico di esperienza nel giardinaggio.
Come iniziare
Prima di iniziare a costruire il vostro irrigatore dovrete riunire le idee e tentare di disegnare una piantina del vostro giardino, aiutandovi con un compasso per tracciare quella che sarà la zona di azione dove arriverà l’acqua. La progettazione è la cosa più importante per la buona riuscita di un’idea in modo da evitare che il raggio d’azione del nostro irrigatore non sia funzionale, lasciando per esempio delle zone di campo morenti: quando ci si avvicina a un progetto come questo è giusto valutare fanti fattori, per esempio l’esposizione, le zone di ombra, il vento e la pendenza stessa del terreno. E’ importante che i punti in cui andrete a sotterrare i tubi dell’acqua siano vicino ai confini: per questo è utile creare una piantina che preveda la corretta posizione degli irrigatori. Potrete quindi vedere su carta e dal vivo quello che state creando, tenendo conto di ogni sfumatura, come per esempio i buchi del terreno, le cunette e soprattutto il consumo d’acqua, con ogni altro problema da fronteggiare.
Quando il progetto sarà pronto non dovrete fare altro che concretizzare un pensiero scritto su carta: armatevi di metro e vanga e iniziate a tracciare il percorso che faranno i tubi, per poi passate alla fase dello scavo, cercando sempre di mantenervi a una profondità di 20 centimetri. A questo punto andrete a posizionare i tubi e i pozzetti di plastica a tombino qualora siano presenti raccordi, facilitando così il vostro intervento davanti a una perdita d’acqua. Prima di sotterrare è necessario controllare punto per punto il lavoro svolto, così da non dover intervenire in seguito in caso di malfunzionamento.
Andate a posizionare gli irrigatori che potranno essere di 90, 180 o 360 gradi: i primi vanno sistemati negli angoli, i secondi sui lati e quelli da 360 generalmente sono utili al centro. Prima di sotterrare il tutto controllate che il raggio d’azione degli irrigatori funzioni ad hoc e poi utilizzate la vanga per terminare: in questo caso è consigliabile evitare di comprimere troppo la terra, perché si rischia anche di comprimere lo stesso progetto andando a compromettere il suo funzionamento.
Consigli utili
Potrete andare ad arricchire l’impianto con qualche strumento in più che semplificherà il suo funzionamento: pensiamo per esempio alle valvole di drenaggio per lo svuotamento automatico delle tubature, che sono utili per evitare le ghiacciate e la conseguente rottura dei tubi, oppure le elettrovalvole e i programmatori automatici. Tali scelte vi aiuteranno a programmare il sistema di irrigazione del giardino o del vostro orto, optando per il migliore momento della giornata. Quando vi troverete lontano da casa, per lavoro o per divertimento potrete comunque rilassarvi e non preoccuparvi di irrigare il vostro giardino, poiché con questi semplici espedienti tutto avverrà in modo autonomo e senza la vostra presenza.
Ricordate sempre che anche se il lavoro risulta essere valido, dovrete cercare di tenerlo sott’occhio per almeno una settimana, periodo di tempo nel quale scatta la “fase di rodaggio”, dove valuterete come l’impianto regga lo sforzo e se vi siano o meno errori di progettazione da rimediare.
Se questa è la prima volta che vi trovate a realizzare un impianto da soli, è consigliabile farsi aiutare da qualcuno, basta chiedere a un familiare e insieme riuscirete a confrontarvi per ottenere un impianto che sia efficace ed efficiente, così da evitare ogni possibile danno.